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Catasto torri di raffreddamento a umido e condensatori evaporativi
notizia pubblicata in data : venerdì 07 febbraio 2020
Catasto torri di raffreddamento a umido e condensatori evaporativi
Comunicazione importante ed adempimenti conseguenti per la prevenzione e il controllo della Legionellosi.
Si informa che Regione Lombardia, attraverso il recente aggiornamento della legge regionale 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” ha indicato ai Comuni l’obbligo di predisporre e curare il “registro delle torri di raffreddamento ad umido e dei condensatori evaporativi”.
La DGR n. XI/1986 del 23/07/2019 con il termine “torre di raffreddamento” indica ogni tipo di apparato evaporativo (torre di raffreddamento a circuito aperto, torre evaporativa a circuito chiuso, condensatore evaporativo, raffreddatore evaporativo, scrubber) utilizzato in impianti di climatizzazione di edifici (residenziali o ad uso produttivo), in processi industriali, in impianti frigoriferi o in sistemi di produzione energetica, caratterizzato dall’impiego di acqua con produzione di aerosol ed evaporazione del liquido.
Tale definizione esplicita ed estende ad apparati assimilabili alla specificazione di “torre di raffreddamento” utilizzata dall’Istituto Superiore di Sanità nelle linee guida (Accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome – ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. B) e4, comma 1 del D.Lgs 281/1997 – sul documento recante “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi”, siglato il 7 maggio 2015- Rep.Atti n. 79/CSR).
Alla luce di quanto sopra, i responsabili (proprietari o gestori) di torri di raffreddamento – condensatori operativi devono comunicare al Comune, tramite il Servizio Telematico Ge.T.Ra. (Gestione Torri di Raffreddamento), la presenza degli impianti di raffreddamento e le informazioni di cui alla “Scheda per la registrazione al catasto comunale delle torri di raffreddamento-condensatori evaporativi” prevista dal comma 5 dell’art.60 bis1 della Legge regionale 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” (aggiornato con art.36, comma 1, lett.a della l.r. 6 giugno 2019, n.9).
Il Servizio Ge.T.Ra. è raggiungibile all’indirizzo:
https://www.previmpresa.servizirl.it/getra/
I proprietari, caricando i dati degli impianti di raffreddamento nelle apposite maschere, entro il 28 febbraio 2020, inviano tramite il servizio on line, senza oneri aggiuntivi, la notifica e successivamente ogni nuova installazione, ogni modifica ed ogni cessazione permanente (entro novanta giorni).
Indicazioni operative di accesso
Proprietari impianti: accedere al servizio Ge.T.Ra. con la propria CRS/CNS (è richiesto il PIN) /SPID e seguire le istruzioni del manuale d’uso “Guida per l’utente Proprietario Impianto”.
Ove la notifica fosse già stata inviata, si invita cortesemente il proprietario ad una nuova trasmissione attraverso il servizio on-line, che consentirà di disporre del relativo archivio, oltre che di concorrere alla creazione del “Catasto delle torri di raffreddamento – condensatori evaporativi” del quale i Comuni sono titolari ai sensi della Legge Regionale citata.
La notifica attraverso il servizio, infatti, assegna a ciascun impianto di raffreddamento un univoco numero di registrazione regionale a cui il proprietario dovrà sempre riferirsi nel caso di un aggiornamento dei dati e a cui le ATS, nel sistema Impres@-BI, assoceranno i relativi controlli.
Si richiamano le buone pratiche indicate dalle “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi” per una corretta gestione di tali impianti con particolare riferimento al paragrafo “5.7. Gestione degli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi” dove vengono indicate le attività a carico dei gestori per garantire il contenimento del rischio di legionella.
Si ritiene utile precisare e sottolineare che i gestori dell’impianto sono responsabili della tenuta dei seguenti documenti da mettere a disposizione del personale delle ATS durante i momenti di controllo:
- documento di valutazione e gestione del rischio legionella;
- presenza di un piano di autocontrollo per ricerca di legionella e relativi esiti;
- schema dell’impianto, planimetria e documentazione fotografica;
- registro di manutenzione dell’impianto;
- schede tecniche dei prodotti utilizzati per pulizia e disinfezione.